Kellam Clark è tornato a NY. Sig sig! Lui è davvero un essere speciale, mi è mancato da subito! girava per lo studio Marcaclac a piedi nudi, ha popolato i tavoli di lavoro di fiori e piante che gli sono indispensabili per lavorare al meglio, così come le bottiglie piene e, in seguito vuote, mele, yogurt e vecchi quadrucci che lui ed io andavamo a scovare “dalle vecchine” un luogo polveroso vicino alla chiesetta di San Maurizio. Ora, dopo la sua partenza lo studio è una desolazione…

Per lunghe giornate e anche –soprattutto lui- nottate, abbiamo lavorato insieme ad un ambizioso progetto per un appartamento di Manhattan, nel quale armadi, cucina, parte del living, saranno realizzati in marcaclacsistema. Sarà una bellissima occasione per fra conoscere e, ci auguriamo, piano piano introdurre Marcaclacsistema nella grande mela.


Per fortuna però, “la danza della realtà” (Alejandro Jodorowsky, libro da leggere), ci ha portato Tommaso che, guarda caso, è arrivato nello stesso giorno della partenza di Kellam, e occupa il suo stesso posto sul grande tavolo da lavoro. Evviva! Tommy è molto carino. E’ giovanissimo e timido, sta facendo stage da noi. Si occupa di faccende amministrative e gestionali, esattamente quanto il Cat ed io detestiamo. Come un efficiente calcolatore umano, sta elaborando numeri su numeri, una vera manna per noi!