Sabato mattina tempo uggioso a sprazzi piove, l’asfalto brilla e dal finestrino la  natura della campagna bolognese, che attraversiamo dopo la corsa in autostrada, è un andante leggero di vividi verdi con un moto  allegro… purificante. Bello! mi piace sempre un sacco prendere l’auto e andare. Dovunque, in ogni caso, e con qualiasi tempo. la meta non è così importante per me, voglio dire che è proprio “l’andare”, il moto a luogo che mi rende particolarmente recettiva su tutti i fronti, dentro e fuori di me.

Quel paesaggio in particolare,  così ampio e disteso, sapientemente punteggiato dai rossi casali rurali intercalati da paesini ben costruiti e coerenti…I portoni, le case i cancelli, l’armonia dei colori e la calma delle forme tradizionali… mi augoro proprio di tornarci.

Anzi ne sono certa. Il motivo del breve viaggio è stato un soprallugo con rilevamento di misure, in una bella casa di legno, semi passiva di fresca fabbricazione e di costruzione svizzera. Il fronte di accesso alla casa è architettonicamente non definito e ibrido, pare un magazzino una piccola fabbrichetta, e tutto il bello si rivela internamente sul fronte opposto, praticamente davanti quella vetrata a pieno gettito di luce, che si distende a elle per tutta la lunghezza della casa. Un ampio patio davanti tutta la vetrata, si affaccia  su un giardino ancora tutto da piantumare… e una vista che mette voglia di scrivere.

Nonostante il mio animo decisamente metropolitano, devo ammettere che un poco invidio quella differente dimensione di vita e di abitare lo spazio.

Realizzeremo per questa bella casa una ampia cabina armadio, un Unicosenza e uno studio -per il quale già ci frulla una ideale soluzione, è sempre stimolante vedere dal vivo gli spazi che dovremo arredare -,  tutti davanti alla bella vetrata con vista.